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Gran finale nella Fase Regionale Lazio per gli Assoluti Elite
Ieri sera al PalaSantoro, organizzati dalla Olimpic Boxe Gym, si sono svolte le finali della Fase Regionale Lazio per gli Assoluti Elite che si disputeranno a Pescara. Serata molto interessante sostenuta dal pubblico delle grandi occasioni e già questo vale più di un semplice successo. La task force laziale (oltre 100 iscritti) che ha partecipato a questo “campionato” è stata, come ormai da tradizione, numerosa e di qualità, il tutto ben filtrato dal Comitato Laziale del presidente Adrio Zannoni.
In pratica si sono disputate ben 11 finali, di cui tre vedevano protagonisti i Gruppi Sportivi, che avrebbero potuto tranquillamente per conto loro rappresentare finali degli Assoluti, ma logicamente come avviene in queste circostanze la selezione segue il suo corso con il sacrificio di qualche elemento..
Sono i Gruppi Sportivi a salire per primi. Si inizia con i 75kg che vedono di fronte Sarchioto e Lizzi, entrambi più volte nazionali, in un’accesa rivincita vista la precedente vittoria dell’allievo di Morello. Un gonfiore allo zigomo destro tiene in allarme Sarchioto, che innesta la marcia della prudenza pur non rinunciando ai colpi di rimessa fondamentali per guadagnare una vittoria di misura e prendersi la rivincita su un avversario mai domo. Raffaele Munno lo abbiamo conosciuto da peso welter e ce lo ritroviamo da mediomassimo, parlando in termini di pro, ma la sostanza non cambia. I suoi pugni sono saette e arrivano quasi sempre a segno sia pure senza essere doppiati. Valentino tiene quasi sempre l’iniziativa, ma non è facile perforare il bunker avversario, che si rivela un bruttissimo cliente per gli Assoluti di Pescara. Tra Simone Fiori e Tommaso Rossano per certi versi è una sfida tradizionale nei 91kg..Il primo è pugile completo, veloce e furbo, cambia passo e velocità in maniera naturale. Rossano ha meno frecce in carniere, ma la sua pressione è logorante. Tre riprese condotte a buon ritmo seguite con interesse con il successo di Fiori.
Tocca quindi ai “civili” con i 52 kg. dove Chaves spara colpi da tutte le parti a mitraglia, Raffa riceve pugni in quantità, ma li assorbe tutti al volto e al corpo, e prova pure la replica. Per il verdetto a favore del pugile della Talenti non ci sono dubbi. Tra Santilli e Contu, due primattori che sono rientrati da poco dopo vari anni lontano dal ring, la sfida ha doppia valenza presentandosi come una rivincita. Due elementi dalla boxe completa e aggressiva, binomio non indifferente. Contu conferma la sua superiorità sull’inesauribile avversario e si propone nel gruppo dei favoriti agli Assoluti. Daniel Spada dopo una prima ripresa da campione contro Messina, deve tamponare l’aggressività efficace dell’allievo di Centini. Lo fa, lui ventenne, quasi da consumato professionista, vincendo di misura. Parliamo pur sempre di un ventenne che si sta avventurando in una zona minata, le qualità ci sono in abbondanza inculcate dal papà Sante e il tempo gioca a suo favore. Scarda è una sorta di carrarmato che non dà tregua agli avversari. E’ uomo da Torneo come ama sempre ricordare il maestro D’Alessandri. Parrini tecnicamente è superiore, ma ha bisogno di spazio per portare i suoi colpi veloci ed efficaci, cosa che non gli ha concesso Scarda. Lo stesso discorso vale per Sabbatini, allievo di Federici, e Campanella. Il primo è un rullo compressore che oltrettutto può anche attaccare da lontano essendo alto, mentre Campanella buon tecnico e pericoloso nello scambio a media distanza soffre di alcune “pause”, che finiscono per danneggiarlo come è avvenuto contro lo scatenato Sabbatini. Tra Fabrizio Carbotti e Patrizio Zeila un match al cardiopalma che ha molto acceso le tifoserie. Carbotti, uno degli ultimi acquisti della Revolution, aveva all’angolo il maestro Agnuzzi ed è sembrato aver aggiunto alla sua scelta di tempo anche una certa continuità sfruttando il suo maggiore allungo contro uno Zeila proteso ad accorciare la distanza con qualche sacrificio dannoso per il verdetto. Tra Di Fiore e Alfonsi una finale con il sapore di rivincita, visto che in precedenza la vittoria era toccata all’allievo di Simula. Stavolta le cose sono cambiate e a farne tesoro è stato l’avversario. Di Fiore aveva cominciato bene vincendo il round iniziale, poi Alfonsi manteneva la distanza infittendo i suoi diretti, una tattica semplice che però ha dato i suoi frutti visto che l’allievo di Ardu bruciava sul traguardo un avversario apparso più affaticato. Nella categoria dei 91kg Milesi aveva la meglio su Alessio, considerato uno dei favoriti. L’allievo di Pavone stavolta ha fatto centro passando sotto i diretti per rientrare con colpi doppiati che hanno fatto la differenza.
RISULTATI
75kg. Giovanni Sarchioto (Esercito) b. Vincenzo Lizzi (Carabinieri).
81kg. Raffaele Munno (Carabinieri) b. Riccardo Valentino (Carabinieri).
91kg. Simone Fiori (Fiamme Oro) b. Tommaso Rossano (Fiamme Azzurre).
52kg. Luis Chaves (Talenti Boxe) b. Fabio Raffa (Forum Appii).
56kg. Andrea Contu (Phoenix Gym) b. Angelo Santilli (Warriors).
60kg. Daniel Spada (Boxe Torre Angela) b. Fedetrico Messina (Universo).
64kg. Andrea Scarda (Phoenix Gym) b. Manuel Parrini (Team Boxe Roma XI).
69kg. Cristian Sabbatini (Boxe Colonna) b. Matteo Campanella (Revolution).
75kg. Fabrizio Carbotti (Revolution) b. Patrizio Zeila (Boxe Versus).
81kg. Dario Alfonsi (Co.Na. Boxe) b. Alessio Di Fiore (Boxe Venus).
91kg. Davide Milesi (Boxe Ostia Mare) b. Paolo Alessio (Boxe Quadraro).
Arbitri/Giudici: Marzuoli Marco, Ramacciotti Francesco, Angileri Fabio, Scali Roberto, Frascaro Rolando, Corradi Silvia.
Commissario: Mollicone Orfeo
Medico: dott. Stefano Zaccagno